IL RUGBY IN ITALIA OGGI

 

La serata ha inizio con la presentazione degli Ospiti e dell’argomento della serata da parte del Presidente Di Seglio

Dopo il convivio , il Cerimoniere Spaini presenta Marco Bollesan grande esponente prima come giocatore poi come allenatore ed ora come dirigente del movimento Nazionale del Rugby Italiano. Marco Bollesan ringrazia per l’invito ed illustra i progressi di immagine e di gioco che il Rugby ha fatto in Italia in questi ultimi anni , tanto da poter disporre di molti sponsor che aiutano la Federazione nella sua continua crescita. A livello individuale , Marco Bollesan , sostiene che tutti possono giocare basta avere spirito di squadra , educazione e rispetto per l’ avversario cose più importanti della prestanza fisica. L’unico problema è che non esiste una educazione scolastica tale da consentire ai ragazzi la possibilità di scegliere la pratica di sport di squadra . Ora si passa alla visione di un filmato sul rugby con le più grandi azioni di tutti i tempi , che spiegate da un Campione hanno fatto capire la bellezza del rugby che è tutto all’infuori della violenza gratuita di altri sport. A questo punto sono inevitabili delle domande per capire il fascino del rugby. Inizia ARMANO che chiede a Bollesan i metodi di preparazione di costruzione fisica e l’affinamento tecnico del rugbista nonché l’aspetto psicologico. La risposta è identificare un gruppo per carattere poi procedere con normali metodi di allenamento così facendo la parte psicologica si integra con la consapevolezza di essere una squadra . SPAINI chiede : come si identifica per valori un rugbista nei confronti di un calciatore? Risposta : lo scopo dello sport è essenzialmente dilettantistico e quindi giocare è puro piacere , nel calcio è scopo della vita. Il personaggio è importante e le domande proseguono con vero interesse . PINTO : uso del caschetto di protezione? Non è obbligatorio ma nelle mischie le orecchie soffrono molto così ci si protegge. ANTONIOTTI : sport violento citando Oscar Wilde? No sport duro improntato al rispetto delle regole ed alla lealtà. DI SEGLIO terzo tempo? Il terzo tempo non è la stretta di mano finale , è un conportamento che ha origine dal controllo delle tifoserie che vanno allo stadio cantando insieme esaltando il concetto di nemico/avversario ed all’uscita dello stadio di nuovo insieme a bere e cantare e questo anche a livello di squadre e qui Bollesan ricorda che dopo una partita con la Nazionale in Russia fu invitato a casa del Capitano della Nazionale Sovietica che gli diede un pacco dono con varie cibarie cosa molto di riguardo per quei tempi in URSS naturalmente, con la scusa dell’aereo ,il pacco non venne mai in Italia. BRUSTIA Corrado : ma i bravi e buoni sono tutti nel rugby? Nel rugby si lavora per far capire e rispettare le regole . ZOCCALI ,Presidente Amatori Rugby Novara, la continua ricerca di modelli positivi a cui ispirarsi. AVOSSA retribuzione e idealismo? I ambito europeo solo nei campionati di primo livello ci sono giocatori retribuiti , nei 20 campionati è dilettantismo puro. BIROLI : televisione e soldi c’è rischio di rompere il momento magico? Solo pochi sono professionisti in senso calcistico ed il rischio è praticamente inesistente. DI SEGLIO quale è attualmente la realtà Novarese del Rugby? Risponde Paracchini Segretario Amatori Rugby Novara il Rugby a Novara nasce nel 1936 ed in tutti questi anni si è cercato di non farlo morire; dieci anni fa ci fu una rifondazione e con un campo a disposizione oggi si due squadre una prima squadra e una under 15 , ci si adopera con pochi mezzi e poche risorse umane ma le prospettive per il prossimo anno sono quelle di rinnovare le strutture con anche una club house ed allestire un’altra squadra giovanile portando l’organico a 40 giocatori. Auguri all’ Amatori Rugby Novara ASD ed al suo dinamico Presidente per la riuscita dei progetti intrapresi.

A conclusione della serata, il Presidente Pierluigi Di Seglio ha ringraziato tutti gli intervenuti in partcolare il grande MARCO BOLLESAN. (M.B.)